I FACCHINI DI MILANO
La storia agiografica c'insegna che a Milano venne trucidato, mentre si recava a venerare le reliquie di Sant'Ambrogio, Aquilino, martire e santo, il cui corpo è onorato nell'insigne basilica di San Lorenzo. Aquilino è il patrono dei facchini per la vicenda che sto per dire.
Aquilino fu martirizzato dai teppisti dell'epoca e gettato in una roggia. I facchini, che si alzavano sempre presto, ne videro il corpo affiorare dalle acque e si diedero da fare per recuperarlo: tuffatisi in acqua lo riportarono all'asciutto dapprima e poi in San Lorenzo, perchè venisse ricomposto. Quanto Aquilino venne beatificato, i facchini pretesero dal parroco di San Lorenzo il privilegio di poter portare a spalla in processione, l'urna del Santo che hanno eletto a loro protettore. ogni anno poi, alla sua festa che si celebra il 29 gennaio, i facchini portavano in San Lorenzo un'otre di olio per alimentare la lampada votiva. Su una guglia del Duomo c'è una statua dedicata al Santo, che intercede per i facchini e ne presenta al buon Dio le fatiche e i pesi.
Tutto questo è ricordato da una vecchia canzone, che ora non si ode più nelle osterie, ma che bene si addice a quanto riportato.